La
bottiglia
Un grande giornalista di
pesca sportiva, forse il più grande, Alberto Marchi, tanti anni fà, parlando di
occhiate, scrisse: "dopo tante esperienze, ritrovarmi a tu per tu con questi
umili sparidi, mi fa sentire come colui che rientra in famiglia dopo tanto tempo
trascorso lontano". Quanta acqua è passata da allora sotto i ponti! Canne, ami, mulinelli, nylon, galleggianti. Tutto è cambiato. Ma una cosa non è
cambiata e non cambierà mai: l'inventiva del vero pescatore. Sentite
questa. Chi pratica, come Alberto tanto tempo fà, la pesca alle occhiate, non
può oggi fare a meno di avere nella cassetta i nuovi "sugheri" che vanno sotto
il nome di galleggianti pasturatori. Questi permettono la pasturazione intorno
alla zona di pesca, ma permettono soprattutto lanci lunghi che altri
galleggianti non riescono a dare. Riempiti di bigattini, o di pastura mettono
fuori pesca tutti i pescatori che non usano questo metodo, ma soprattutto quei
pescasportivi che non amano usare il bigattino come esca. Fortunatamente il
solito vecchietto ha risolto il problema. Pescava, il vecchietto, con il
galleggiante pasturatore, ma non usava i bigattini. Usava la pastura, direte
voi. No! Troppo complicato. E quando gli chiedemmo spiegazioni ci mostrò la
bottiglia. Aveva riempito con del feltro il contenitore del galleggiante, e
una comunissima bottiglia di plastica con del liquido, di colore chiaro, nel
quale immergeva il galleggiante e quindi anche il feltro, ogni tanto, durante il
recupero. Ai pesci lanciava, non pastura o bigattini da mangiare, ma ....
solo odore. La cosa funzionava, e come se funzionava. Il segreto era tutto
nel liquido contenuto nella bottiglietta, che era formato da ....
.... beh!, questo ve lo racconteremo un'altra volta sulle
prossime pagine, ... |